Il 13 e 14 giugno Torino si trasforma nella capitale italiana e internazionale del riuso. Una due giorni che vedrà riuniti i principali operatori e organizzatori italiani dei mercati storici e delle pulci, delle fiere e delle strade, delle cooperative sociali, delle cooperative di produzione lavoro del terzo settore, delle botteghe di rigatteria e dell’usato e dei negozi in conto terzi che dal 2011 sono riuniti in un’unica grande associazione: Rete ONU, la Rete Nazionale Operatori dell’Usato.

A confrontarsi saranno le esperienze dei raccoglitori informali italiani, dei francesi di Amelior e della Global Alliance of Waste Pickers che dall’America Latina fino all’Asia riunisce e porta avanti le istanze dei raccoglitori di tutto il mondo. Non a caso l’incontro si terrà a Torino, l’unica città italiana che da tempo ha aperto un sano dialogo con il variegato mondo dei pickers e nella quale si svolgono settimanalmente due dei più importanti mercati dedicati ai raccoglitori informali.

Mercoledì 13 giugno i soci di Rete Onu saranno riuniti in assemblea per rinnovare gli organi elettivi e rilanciare la sfida che consiste nel sostenere, promuovere e far emergere il settore dell’usato, che esprimendo pienamente le sue potenzialità può contribuire notevolmente agli obiettivi di prevenzione e riutilizzo dei rifiuti.

Il riutilizzo è tra i principali protagonisti del pacchetto sull’Economia circolare dell’Unione Europea varato a maggio 2018, ma ancora non esistono politiche chiare per il coinvolgimento del comparto produttivo di riferimento.

Il mondo del riuso coinvolge almeno 50.000 attività, 80.000 persone impiegate e un volume di scambi che cresce di anno in anno. Un enorme lavoro che, secondo il Rapporto Nazionale sul Riutilizzo 2018, distrae dallo smaltimento almeno mezzo milione di tonnellate di materiali ogni anno nonostante la totale assenza di incentivi e agevolazioni da parte dello Stato. Almeno altre 600.000 tonnellate di materiali potrebbero essere riutilizzati se venisse praticata la preparazione per il riutilizzo dei rifiuti urbani. E’ un settore che crea opportunità di lavoro e di reinserimento sociale, offre opportunità di consumo a basso costo, riduce significativamente lo spreco, esalta l’attenzione verso la qualità, conserva e rinnova nello scambio di cose appartenenti ad altre epoche la cultura materiale e la diffusione del sapere tra le generazioni, rappresentando un autentico antidoto ai guasti della crisi economica e sociale che stiamo attraversando.

La due giorni entra nel vivo giovedì 14 giugno con “Le mille forme del riuso: esperienze internazionali a confronto”, un incontro per la stampa ma non solo dove le principali realtà italiane si confronteranno con i loro omologhi internazionali. Per l’occasione saranno presenti Samuel Le Coeur di AMELIOR Association (Rappresentante raccoglitori informali francesi) e Pablo Rey della Global Alliance of Waste Pickers.

L’associazione AMELIOR nata nell’agosto 2012 dai biffin (termine con il quale si definiscono i raccoglitori informali) parigini di fronte al problema della mancanza dei mezzi per esercitare legalmente e con dignità il proprio lavoro. Nonostante l’attività del recupero in Francia ha radici antichissime e già nel 1240 fu riconosciuta come una professione a tutti gli effetti e nel 1910 i mercatini delle pulci hanno ottenuto uno status ufficiale nella legislazione francese, i biffin continuano a trovare ostacoli nell’accesso ai mercati, la loro prima fonte di sostentamento.

La Global Alliance of Waste Pickers riunisce i raccoglitori informali di tutto il mondo. Nata nei primi anni 2000 sulle esperienze dei picker dell’America Latina l’organizzazione si è allargata rapidamente portando avanti le istanze dei raccoglitori di tutto il mondo. Nel 2008 a Bogotà si è svolta la prima World Conference of Waste Pickers per promuovere la strategia Rifiuti Zero in tutto il mondo come valida alternativa socioeconomica per i settori informali ed emarginati della popolazione globale. Uno dei principali scopi dell’alleanza è quello di aiutare i raccoglitori a risalire la catena del valore ed essere inclusi nei sistemi di gestione formale dei rifiuti con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro per la loro categoria, sviluppare le conoscenze e le attività di sviluppo delle capacità e cercare il riconoscimento e la professionalizzazione del loro lavoro.

A moderare il confronto sarà Alessandro Stillo Vicepresidente di Rete ONU e Vicepresidente Vivibalon, l’associazione che raggruppa i pickers torinesi e che, per conto del Comune di Torino, gestisce e organizza i due mercati settimanali di libero scambio.

Le mille forme del riuso: esperienze internazionali a confronto

Ore 10:30 c/o Giardino Jan Palach (via San Domenico/via Bellezia) – Trash mob

Ore 11:30 – 13:00 c/o FabLab Pavone (via Bellezia 19) – Conferenza stampa con gli interventi di:

Averamo Virgili – Rete di sostegno ai mercatini rom

Alessandro Stillo – Associazione Vivibalon

Samuel Le Coure – AMELIOR Association (Francia)

Pablo Rey Mazón – Global Alliance of Waste Pickers

Ore 13 – Light Lunch