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Giuseppe Iasparra

“Hasta la lavatrice siempre”. È il suggestivo, ma anche ironico, titolo scelto per l’asta benefica di elettrodomestici a favore delle persone accolte dal Condominio Solidale del Sermig che si terrà domenica 1 ottobre alle ore 12 in via Mameli 14 a Torino in occasione della seconda edizione della “Festa del Balon” nello storico quartiere di Borgo Dora.

A promuovere e garantire l’asta di elettrodomestici sarà Ri-generation, il progetto nato per dare nuova vita a elettrodomestici destinati allo smaltimento offrendo un’opportunità di lavoro alle persone in difficoltà. Protagonista del progetto, oltre al Servizio Missionario Giovani, è la società Astelav, azienda che da oltre 50 anni è uno dei principali distributori europei di ricambi per elettrodomestici.

Questo percorso fondato su valori forti come solidarietà, lavoro, salvaguardia dell’ambiente, ha dato i suoi primi frutti con la recente inaugurazione del primo negozio italiano del progetto Ri-generation. Nei locali di via Mameli 14, cinque vetrine nel cuore di Porta Palazzo, si vendono lavatrici e lavastoviglie usate, che sono state rigenerate. Il Sermig ha messo a disposizione l’ampio negozio, Astelav i suoi tecnici dello stabilimento di Vinovo, i ricambi e la sua rete Nazionale di Centri Assistenza Tecnica. E così gli elettrodomestici riportati a nuova vita diventano un prodotto funzionante, conveniente e garantito.

Ri-generation è stato anche uno dei “Volti a Riuso” messi in mostra lo scorso giugno nell’evento organizzato dal Tavolo del Riuso. A raccontare la storia di Astelav è il fondatore, Giorgio Bertolino: “L’azienda nasce nel 1963 come centro assistenza tecnica per le lavatrici. Astelav è l’abbreviazione di Assistenza Tecnica Lavatrici. Per una serie di circostanze siamo poi passati alla vendita di ricambi, prima all’estero poi in Italia. L’azienda ha avuto uno sviluppo interessante. All’epoca gli elettrodomestici italiani erano, insieme a quelli statunitensi, il numero 1 al mondo. E a Torino c’erano un significativo numero di società che producevano componenti per queste società. Noi eravamo quindi in una territorio interessante che ci ha permesso di costruire un’importante rete di relazioni nel settore”.

Com’è nata l’idea di rigenerare gli elettrodomestici? “Ci è venuta girando l’Europa. Abbiamo visto, che a differenza dell’Italia, questa pratica è apprezzata e praticata, ad esempio, in Francia dove già 30 anni fa inizio a diffondersi. E spesso accade che queste attività si diclinino con una finalità di reinserimento lavorativo, come nel caso del progetto Ri-generation”. E com’è avvenuto l’incontro con il Sermig? “Lo spirito di recupero che contraddistingue sia noi che loro ha facilitato l’incontro tra queste due realtà. Lo stesso Sermig aveva un’idea simile alla nostra. Ma aveva bisogno di supporto tecnico. E la conoscenza delle due realtà da parte di un tecnico-riparatore ha fatto mettere in comunicazione Sermig e Astelav”. Così sono stati messi in comune gli obiettivi. E non solo, “anche le persone” conclude Bertolino. “Nello spirito nel progetto, infatti, gli addetti che lavorano nel laboratorio di Astelav arrivano dal circuito del Sermig”. A dimostrazione, che le pratiche di economia circolare, possono generare nuove opportunità professionali e solidali.